martedì 30 aprile 2013

OVATION COLLECTOR'S SERIES 1987 #419


La storia parte da lontano. Era il 1987 (ovviamente) e avevo 18 anni, suonavo da circa due anni e avevo un piccolo gruppo. Un giorno vado a trovare un amico, "strimpellatore" anche lui e anche lettore di riviste specializzate e mi cade l'occhio su una rivista (credo fosse Chitarre ma negli anni il ricordo si è un po' sbiadito) e nello sfogliarla mi imbatto in un articolo che parla delle chitarre Ovation e della serie Collector in particolare. La foto dell'articolo ritraeva una splendida Collector del 1987: il tenore dell'articolo non me lo ricordo bene ma quella foto mi rimase impressa.
Non avevo mai visto una chitarra bella come quella anche se già conoscevo le Ovation in quanto un amico di mio fratello ne suonava una (e la suona ancora, classica con label in metallo e suono potente) e poi la suonavano sul palco i miei artisti preferiti dell’epoca (De Gregori, Guccini, De Andrè, etc). Mi dissi che se un giorno avessi avuto un po' di soldi e ancora voglia di suonare, quella sarebbe stata la chitarra che avrei voluto per me.
Da allora di tempo ne è passato ed io tra università, il lavoro poi il matrimonio e i figli, avevo smesso di suonare completamente. Poi circa 4 anni fa ricomincio a suonare e mi metto in cerca di quella chitarra che non avevo mai dimenticato. Capisco subito che la ricerca non sarebbe stata facile poiché ne sono state costruite solo 928 nel 1987 di cui 108 con finitura nera e 820 natural.
Nonostante tutto, dopo qualche tempo, sul sito del mercatinomusicale.com ne trovo una che vendono a Parma, mi informo se accetta permute in quanto il prezzo è un po' alto e ho una custom balladeer che nell'attesa mi ero procurato per ricominciare a suonare. Non accetta permute. Io ci penso un po' troppo e alla fine quando mi riaffaccio la chitarra è già stata venduta. Peccato. Allora metto un annuncio per trovarne un'altra, ma senza nessuna fortuna. L'unica risposta che ricevo è proprio del tizio che me l'ha soffiata che è incuriosito in merito al perché sto cercando proprio quella chitarra. Io gli racconto un po' la storia, ci scambiamo notizie e alla fine diventiamo amici e mi dà qualche dritta per trovare un'altra 87C.
Provo a seguire i suoi consigli ma anche sul sito dell'Ovation Fan Club americano non trovo affiliati in vena di vendere una così bella chitarra. Ne trovo una in un pawn shop (monte pegni) in Florida, gli scrivo per avere informazioni, ma neanche si scomodano a rispondermi. Dopo oltre due anni di ricerche, quasi per caso e senza molte speranze, torno sul mercatino e ne trovo una in vendita a Firenze ad un prezzo molto interessante. Scrivo subito ma purtroppo non sono il primo e il venditore stila una specie di ordine di arrivo. Sono terzo. Solita sfiga mi dico. Invece dopo circa due mesi ricontatto il venditore per sapere se è stata venduta e mi dice che si è stufato di aspettare i primi due che gli danno continue buche e così in due giorni finalmente la vado a vedere e la prendo senza pensarci due volte.
Le condizioni sono più che buone anche se ha bisogno di alcuni piccoli interventi: un paio di perdite di laccatura lungo i bordi, rettifica tasti e un set up del manico; lavori di routine per un liutaio.
Il lavoro del liutaio si è protratto per circa 3 settimane; lo stesso mi spiega che fare ritocchi alla laccatura è un procedimento un po’ lungo perché bisogna dare molti strati di lacca e dopo ogni passata bisogna aspettare molte ore che si asciughi. Insomma 3 settimane di snervante attesa, ma alla fine ho avuto anche soddisfazione in quanto il liutaio, che in prima battuta era molto scettico in merito a “chitarre che si puliscono con lo stesso prodotto che si dà ai cruscotti delle auto”, si è poi complimentato per l’ottima chitarra acquistata, una chitarra che a suo dire è stata fatta da mani esperte per durare nel tempo.
Ormai sono 5 mesi che è con me e mi dà sempre molta soddisfazione suonarla e ogni volta mi ricorda di quei tempi ormai lontani.


Vorrei qui ringraziare la persona che mi ha risposto quel giorno, che mi ha sempre dato buoni consigli e che ogni volta sento con piacere. Grazie Tiziano, se ho fatto questo blog un po' il merito è anche tuo.

Qui un piccolo file audio per avere un'idea del suono come esce dallo strumento.

martedì 23 aprile 2013

Ovation Deluxe Balladeer #345 del 1967

Il primo post del blog è una promessa da mantenere ad una persona speciale che ha fatto molto per mantenere vivo anche in Italia l'interesse per il glorioso marchio delle chitarre Ovation. Il suo nome è Riccardo e  negli anni ha costruito un bellissimo blog pieno di informazioni e notizie tecniche molto precise e circostanziate; invito tutti a sfogliare il suo blog che forse già conoscerete.
La chitarra di Riccardo è un pezzo storico realizzato nel 1967 (consideriamo che la produzione Ovation inizia nel 1966 con le prime chitarre con seriale "red ink" dallo 006 al 320) e il suo numero di serie la dice lunga: 345. Si tratta di una Deluxe Balladeer con il primo mitico bowl "scintillante". Ma lasciamo la parola a Riccardo che ci racconta la storia che lo ha portato ad avere questo piccolo tesoro: 
"Ho sempre cercato uno dei primi modelli rappresentativi dell'Ovation. Mi piaceva l'estetica di quelle chitarre e poi, avendo letto la storia del marchio, volevo toccare con mano la qualità costruttiva e soprattutto ascoltare il suono di "esordio" (sappiamo poi che la catenatura ad A è stato il marchio di fabbrica del suono Ovation...). Comunque, come immaginerai non è stato per niente semplice. Dove trovare una chitarra così ?
Internet è stata la vera fonte. Attraverso l'amico Jerome, avevo trovato nel 2005 un ragazzo di Brighton che aveva postato delle foto di una Deluxe Balladeer sul sito OvationTribute. Sono riuscito a contattarlo e trattare il possibile acquisto. Ma quella particolare chitarra era stata oggetto di un evento casalingo sfortunato; in pratica si era allagata la casa e la chitarra era rimasta sott'acqua (non aveva nemmeno più l'etichetta interna); scartata. Nel 2006 vengo a sapere che in Inghilterra c'era un altro suo amico che vendeva una Deluxe Balladeer shiny bowl del 1968.
Stesso rito. Si fissa il prezzo. Passano i mesi ma lui non mi spedisce la chitarra. Alla fine mi scrive che si era pentito e che non me la vendeva più (sigh..). Velocemente si arriva al 2007 quando attraverso il Forum Ovation contatto uno dei fondatori (Al Pepiak) che ha una Deluxe Balladeer del 1967 (la no. 345) in vendita.
Affare fatto! dopo un mese la chitarra era qui. Bella da morire, suono incredibile ma con un problema. Il manico si era leggermente spostato in avanti negli anni e l'accesso ai tasti alti era difficoltoso (anche il suono ne soffriva). Inoltre la tavola aveva molti (troppi) segni del tempo. Ne parlo con un amico liutaio e mi confronto con altri appassionati (fra cui lo stesso Jerome) e decido di mettere da parte i soldi per mandarla in fabbrica a New Hartford per farla sistemare definitivamente.
Un restauro dovuto e conservativo. Altri avevano già fatto questa esperienza con la casa madre con risultati positivi. Una delle opzioni era di mantenere il manico originale e mettere un bowl e tavola nuovi.... sicuramente definitivo come intervento ma così facendo si sarebbe persa l'originalità della chitarra, la sua storia, tipicità, 40 anni e passa di suono all'attivo....Niente da fare. In fabbrica propongono quindi di allentare il manico e riposizionarlo mantenendo tutto originale. Per poterlo fare devono scaldare il bowl e quindi rimettere il manico in posizione con la giusta angolazione. Questa operazione comporta di conseguenza la risistemazione e lucidatura del bowl. Decido allora di fargli risistemare anche la tavola e rilucidarla. In tutta questa operazione la chitarra è rimasta completamente originale ad eccezione del ponte che, per forza di cose, è stato rimesso nuovo.
Riesco ad organizzare il tutto per l'inizio del 2009. A giugno -sei mesi dopo- la chitarra ritorna a casa come la vedi nelle foto oggi. Finalmente un pezzo di storia dell'Ovation è qui. Una chitarra restaurata con un suono incredibile."